L’OMS ha confermato, da poche settimane, prove emergenti sulla trasmissione aerea del coronavirus. Ciò significa che se fino ad oggi si pensava che il nuovo coronavirus venisse trasmesso solo dalle goccioline del respiro e quindi più facilmente in luoghi chiusi e maggiormente affollati, ora l’Oms non esclude anche che i droplets più piccoli, in grado di rimanere in sospensione nell’aria a lungo, possano giocare un ruolo fondamentale nella trasmissione virale.
Se venisse confermata tale teoria bisognerebbe rivedere le precauzioni per l’abbattimento del contagio specie nei luoghi chiusi. Infatti in tal caso le mascherine potrebbero diventare obbligatorie anche al chiuso, in quanto il distanziamento non sarebbe più sufficiente e si dovrebbero apportare modifiche ai sistemi di ventilazione soprattutto in ambienti pubblici quali mezzi di trasporto, uffici, scuole, ospedali.
Il Prof. Massimo Galli, direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, spiega: “E’ tempo di considerare la possibilità che il Covid-19 si trasmetta attraverso l’aria. Infatti, secondo i recenti studi, il nuovo coronavirus sarebbe airborne significa che si trasmette anche nell’aria, raggiungendo distanze ben più vaste di un metro o due.”
Questi dati suggeriscono che anche in ambienti chiusi, il ricircolo stesso possa favorire la veicolazione dei virus rilasciati mentre respiriamo, parliamo, starnutiamo o tossiamo esponendo al possibile contagio molte più persone. A dimostrazione Galli cita l’esempio degli Amoy Gardens, un complesso residenziale ad Hong Kong durante l’epidemia di Sars nel 2003: il virus si diffuse attraverso l’aria, a causa di alte concentrazioni di aerosol virali che dagli impianti di ventilazione dei bagni ( il virus Sars era presente ad alte concentrazioni nelle feci) si diffondevano agli appartamenti vicini.
Il suggerimento dei ricercatori è di agire sulla qualità dell’aria ventilando gli ambienti, minimizzando il ricircolo d’aria, usando sistemi di filtraggio e luci led UVC germicide, soprattutto in scuole, in uffici pubblici, ospedali e case di riposo per anziani.